Immaginate di voler acquistare una Ferrari e di avere il denaro ma qualcuno si rifiuta di vendervela. Non ci crederete ma è accaduto.
La casa di Maranello ha rifiutato di vendere una Ferrari ad un acquirente molto facoltoso. Naturalmente è scoppiato un gran polverone ed è finita male. Vediamo insieme tutti i dettagli.
L’acquirente c’era, il denaro pure… eppure la casa madre non ha voluto vendere la Ferrari. Questa storia sembra assurda e degna di un film comico. Invece è tutto reale. Un collezionista aveva il desiderio di avere una Ferrari in edizione limitata, ma si è visto sbattere la porta in faccia dalla casa di Maranello. Per tutta risposta, è avvenuto un qualcosa di imprevedibile che ha rischiato di compromettere seriamente il nome del brand.
Il potenziale acquirente era Preston Henn, collezionista americano molto conosciuto nell’ambiente delle quattro ruote e amante delle auto di lusso. Nel 2016, l’uomo ha intentato una causa contro l’azienda italiana, rea di avergli negato l’acquisto di una Ferrari in edizione limitata. La vicenda ha fatto ben presto il giro del mondo e la casa di Maranello ha rischiato di rimetterci non poco.
È davvero curiosa la storia di un acquirente facoltoso che non riesce ad acquistare una Ferrari pur avendo a disposizione tutto il denaro necessario per comprarla nel giro di un minuto o quasi. Vediamo cosa è successo veramente.
Il modello di Ferrari che Henn voleva portarsi a casa fa parte di quel tipo di vetture che non sono acquistabili da tutti come le altre Rosse di serie, come la 296 GTB, la Roma o il recente Suv Purosangue. Questi veicoli, infatti, vengono assegnati solo a pochi eletti. Quando Henn ha fatto la propria richiesta, si è sentito rispondere che tutti i modelli erano già stati assegnati, e che la sua domanda non era pervenuta in tempo al Cavallino che, all’epoca era sotto la presidenza di Sergio Marchionne.
Ma il collezionista non ha incassato bene il rifiuto e ha spedito un assegno di un milione di dollari direttamente a Marchionne. Di fronte ad un secondo rifiuto, l’imprenditore americano ha coinvolto i propri avvocati, decidendo di citare in giudizio la Ferrari per danno d’immagine.
Il Tribunale della Florida ha dato il via al processo, ma lo stesso Henn, pochi mesi dopo ha deciso di lasciar perdere in quanto i suoi legali gli avevano anticipato che le possibilità di vincere la causa erano praticamente nulle. Il caso è stato, dunque, archiviato e il povero collezionista americano, pochi mesi dopo, è deceduto per cause naturali all’età di 86 anni. Forse quella Ferrari era l’ultimo regalo che il magnate avrebbe voluto fare a se stesso. Ma, a questo punto, non lo sapremo mai.
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